Perché dal condizionatore esce aria tiepida

Una delle cose peggiori che possano capitare in piena estate è scoprire che il gas del condizionatore si è esaurito. A un certo punto il climatizzatore inizia ad emettere aria tiepida e poi addirittura calda. Nelle torride estati cittadine, è un contrattempo davvero fastidioso, a cui si unisce la preoccupazione che il proprio condizionatore d’aria si sia guastato.

Perché il condizionatore emette aria tiepida

Quando il condizionatore emette aria tiepida è il sintomo chiaro che il gas refrigerante si è esaurito. Ogni condizionatore d’aria al suo interno ha delle serpentine in cui passa un gas chiamato freon che ha la capacità di raffreddare in maniera significativa l’aria che deve essere immessa nell’ambiente.

Tutti i condizionatori d’aria si basano su questo principio, fatto sta che siccome la quasi totalità di essi è soggetto a micro perdite, la scienza sta studiando nuovi gas a zero impatto ambientale.

Le micro perdite dei condizionatori d’aria

Perché parliamo di micro perdite? Perché in teoria il circuito in cui è presente il gas refrigerante, dovrebbe essere a tenuta stagna. Un condizionatore d’aria non dovrebbe mai perdere gas fuori dal suo circuito e di conseguenza non dovrebbe mai aver bisogno di effettuare la ricarica.

Dunque, se a un certo punto il condizionatore emette aria tiepida, significa che c’è una micro perdita nel circuito e deve essere effettuata la ricarica del gas refrigerante.

Ricarica Gas condizionatore, quando e perché

Come anche scritto su questa pagina che spiega come funziona la ricarica gas dei condizionatori, non ci dovrebbe essere mai bisogno di effettuare tale operazione su un climatizzatore e se si arriva al punto di doverla fare, è perché il condizionatore perde gas.

Da cosa dipende? Quasi mai dalla rottura delle tubazioni del circuito, ma quasi sempre da allentamenti dei raccordi tra i tubi. Questi allentamenti possono essere dovuti ad un cattivo serraggio in fase di assemblaggio del condizionatore in fabbrica e più spesso dalle micro vibrazioni a cui sono soggetti durante il normale funzionamento.

Benché esistano metodi per capire quali siano i raccordi che perdano gas, è incredibilmente difficile andare a serrarli perché spesso si trovano in posizioni irraggiungibili, a meno che non si smonti il condizionatore pezzo per pezzo.

Ma a quel punto il costo della manodopera salirebbe ad un punto tale che converrebbe quasi acquistare un nuovo apparecchio.

Per questo la soluzione più rapida è quella di ricaricare il condizionatore e andare avanti per qualche anno, fino a quando non si ripresenti il problema dell’aria tiepida emessa dal condizionatore.

Il costo di una ricarica gas condizionatore

Noi di generazione850euro.it ovviamente, non potevamo tralasciare il lato economico dell’argomento per cui abbiamo un pochino indagato sui prezzi di una ricarica gas per un condizionatore domestico medio, per vedere se e come sia possibile pagare un conto onesto.

Ricaricare un condizionatore è ovviamente un’operazione da far fare ad un tecnico specializzato per diversi motivi:

  • Per legge i gas refrigeranti possono essere manipolati solo da personale in possesso di patentino FGAS. Infatti la fuoriuscita accidentale di questo gas costituisce un danno ambientale, soprattutto se si tratta dei vecchi gas R22
  • Si può compromettere il funzionamento del condizionatore e dover chiamare il tecnico anche per ripararlo.

Quindi dovremo affidarci ad un tecnico che ci potrà comunicare il costo della ricarica solo una volta verificata la quantità di vuoto da riempire. Questa quantità dipende dalla capacità del condizionatore, valore che potete trovare nel libretto di uso e manutenzione, ma anche dalla presenza residua di gas nel circuito refrigerante.

Un condizionatore domestico può aver bisogno di circa 10 Kg di gas, ma questa è una cifra media. Detto questo, lo scorso anno ci sono stati forti aumenti sul prezzo del gas refrigerante anche del 100%. Questi aumenti sono stati imposti dai fornitori dei tecnici e non che questi ultimi abbiano deciso di aumentare il prezzo di loro iniziativa.

Il motivo è la carenza di gas prodotti per i modelli più vecchi e per la legge di mercato, più una cosa è necessaria e più costa. Specialmente se sul mercato ci sono quantità insufficienti per accontentare tutti.

Di conseguenza, se due anni fa un Kg di gas costava attorno alle 15 euro, quest’anno la cifra oscilla dalle 20 alle 30 euro, a seconda del tecnico che fa la ricarica. Quest’ultimo riuscirà a presentarvi un conto migliore se sarà riuscito ad accaparrarsi una partita di gas sostanziosa perché, sempre per le regole di mercato, comprare una maggiore quantità significa ottenere prezzi maggiormente scontati.

L’importanza del patentino FGAS

Come accennato in precedenza, può incaricarsi della ricarica dei condizionatori solo un tecnico con regolare patentino FGAS. Se dal vostro condizionatore esce aria tiepida, premunitevi di chiamare un tecnico in regola perché rischiate pesanti sanzioni pecuniarie se l’organo controllante rileverà che sul vostro libretto di efficienza energetica (che ricordiamo comprende caldaie e condizionatori), vi siano la firma e il timbro di un soggetto non autorizzato.

Inoltre un tecnico FGAS ha l’obbligo del tracciamento del gas refrigerante acquistato e in questa maniera voi sarete sicuri che il gas immesso nel vostro condizionatore d’aria, sia regolare e provenga dal mercato lecito.